RAFFICA

Moira Sperolini vuole raccontare attraverso quest’opera il sentimento della furia.
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Caratteristica principale di quest’opera e' lo slancio dinamico riprodotto trasversalmente lungo l’interezza della tavola. Partendo dall’angolo destro alla base, due linee principali si protendono in direzione opposta in un’incurvatura ampia e uniforme.
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Due corpi esterni voluminosi accentuano particolarmente tale effetto, contendendosi lo spazio centrale. Il primo e' rappresentato per intero alla base sinistra del dipinto, quasi interamente vuoto ma proprio per questo evidente; il secondo, nonostante sia preso solo per meta', risulta marcato e voluminoso:
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le pietre semitrasparenti che ne costituiscono il centro, suggeriscono l’idea di presenza massiccia, invadente. Corpo primario e secondari si stagliano entrambi in maniera netta l’uno contro l’altro, contrapponendo le tonalita' chiare ed intense da una parte a cavita' scure dall’altra.
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Linee volatili producono una sorta di urlo liberatorio, un’onda densa e vulcanico che si protende dal centro.
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L’individuo cerca di esprimersi facendosi spazio in un mondo che cerca di soverchiarlo: il furore si libera, in un’esplosione che scuote la sua interiorita' con tutta la forza di cui dispone.